Esafluoroplatinato di xeno | |
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Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | Xe+[PtF6]− |
Massa molecolare (u) | 440,367 |
Aspetto | solido arancione |
Numero CAS | |
Indicazioni di sicurezza | |
Esafluoroplatinato di xeno è il nome che fu attribuito al composto formato nella reazione tra esafluoruro di platino e xeno, in un esperimento che dimostrò che anche i gas nobili potevano reagire chimicamente. L'esperimento fu condotto all'Università della Columbia Britannica da Neil Bartlett, che assegnò al composto la formula "Xe+[PtF6]−". Ricerche successive dimostrarono che il composto in questione non ha questa formula, ma è una miscela di prodotti di composizione variable, Xe(PtF6)x con 1 ≤ x ≤ 2, con presenza di specie tipo [XeF]+[PtF6]− e [XeF]+[Pt2F11]−.[1][2]
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